venerdì, Marzo 29, 2024

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Gaza, Israele distrugge palazzo Al Jazeera. “Per ora niente cessate il fuoco”

Israele al momento non intende interrompere l’offensiva militare contro Hamas. Lo riferisce l’emittente Channel 12, secondo la quale le varie iniziative per fermare le ostilità sono state respinte dalla leadership israeliana. “Non è il momento per un cessate il fuoco. Continuiamo”, ha riferito un’alta fonte governativa israeliana, citata dall’emittente. Secondo la fonte, le discussioni per un eventuale tregua sono rinviate alla prossima settimana.  

Nel pomeriggio le forze israeliane hanno distrutto la torre Al Jalaa a Gaza City, un alto edificio dove avevano sede diversi media, fra cui Al Jazeera e l’agenzia stampa Associated press. Times of Israel ha mostrato un video dell’edificio che si sbriciola in una nuvola di polvere. Le forze israeliane avevano avvertito gli occupanti dell’edificio con un’ora di anticipo sull’attacco. C’è stato anche un avvertimento con il sistema del ‘roof knocking’, ovvero un razzo contro il tetto che non ha causato seri danni 

Secondo l’esercito israeliano, nell’edificio si trovavano anche “risorse militari” usate dall’intelligence di Hamas, accusato di “nascondersi dietro” gli uffici della stampa internazionale usando gli operatori dell’informazione “come scudi umani”. “Il gruppo terrorista Hamas piazza intenzionalmente le sue risorse militari nel cuore della popolazione civile a Gaza”, si legge in una dichiarazione. I un secondo comunicato, l’Idf ha spiegato che oltre ad essere utilizzato dall’unità di ricerca e sviluppo dell’intelligence militare di Hamas, l’edificio ospitava altri uffici di Hamas e della Jihad islamica. Secondo quanto sostiene l’Idf, l’unità di Hamas si è resa responsabile di numerosi “atti di sabotaggio” contro Israele ed è in possesso della “tecnologia di maggior valore” a disposizione di Hamas.  

L’emittente panaraba Al Jazeera ha confermato la distruzione dei propri uffici a Gaza. L’emittente ha citato il proprio corrispondente Youmna al-Sayed, che ha riferito che le Forze di difesa israeliano avevano dato al proprietario del palazzo un’ora di tempo per l’evacuazione. “La distruzione è massiccia. Centinaia di famiglie hanno ora evacuato l’edificio, e l’edificio accanto ad esso, e quello di fronte, che significa che altre famiglie si sono unite alla lista delle migliaia di famiglie che al momento nella Striscia di Gaza sono sfollate”, ha detto al-Sayed. “Nessun posto a Gaza ora sembra sicuro”, ha aggiunto il giornalista.  

Si dice “scioccata e inorridita” l’Associated Press. Si tratta di uno “sviluppo incredibilmente inquietante”, afferma Gary Pruitt, amministratore delegato di AP, sottolineando che “abbiamo evitato per poco una terribile perdita di vite”. Pruitt spiega che l’agenzia è stata avvertita in anticipo dell’imminente bombardamento dell’edificio ed è riuscita a fare evacuare in tempo il proprio staff. “Stiamo chiedendo informazioni al governo israeliano e siamo in contatto col dipartimento di Stato Usa per saperne di più”, aggiunge l’ad dell’agenzia.  

Hamas: colpiremo Tel Aviv
 

Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas, minaccia nuovi razzi contro Tel Aviv dopo che gli israeliani hanno distrutto la torre. “Dopo il bombardamento di un edificio civile e Gaza, i residenti di Tel Aviv e del centro d’Israele devono stare attenti”, ha detto il portavoce, citato da Times of Israel. 

Casa Bianca
 

Sull’accaduto è intervenuta anche la Casa Bianca: “Abbiamo comunicato direttamente agli israeliani che garantire la sicurezza dei giornalisti e dei media indipendenti è una responsabilità fondamentale”, afferma in un tweet la portavoce Jen Psaki. 

E, nel corso di una conversazione telefonica con il presidente americano Joe Biden, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “Israele sta facendo di tutto per evitare di danneggiare civili innocenti e la prova di ciò sta nel fatto che nelle torri dove ci sono obiettivi terroristici attaccati dalle Forze di Difesa israeliane, viene prima dato loro il tempo di allontanarsi”. E’ la seconda volta questa settimana che Netanyahu parla con Biden sulla situazione in Israele e Gaza, secondo quanto riportato dal suo ufficio. Nel corso della telefonata Netanyahu ha aggiornato Biden sulle operazioni condotte a Gaza e sui passi futuri che intende intraprendere, ringraziando il presidente americano per il “fermo sostegno” degli Stati Uniti rispetto al diritto di Israele a difendersi. 

Bidean ha parlato anche con il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. I due leader, ha riferito il ministro dell’Autorità palestinese Hussein al-Sheikh, molto vicino ad Abbas, “hanno discusso gli ultimi sviluppi” della situazione a Gaza. Si tratta della prima telefonata tra i due leader, da quando Biden ha avviato la sua Presidenza.  

 

Intanto, a quanto si apprende, questo pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sentito telefonicamente l’alto rappresentante Ue Josep Borrell. Al centro della telefonata la situazione in Medio Oriente e la necessità di organizzare a stretto giro una riunione straordinaria tra i ministri degli esteri europei.
 

 

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